RGS al Roma Vino Excellence

Siamo andati a visitare questa seconda edizione della manifestazione che porta a Roma il meglio del Merano wine festival.

Nella interessante cornice del Salone delle fontane all’EUR da sabato 5 a lunedì  7 febbraio oltre 100 produttori di tutta Italia ed una nutrita pattuglia di produttori austriaci ha esposto le proprie meraviglie enologiche.

Abbiamo provato tutta la produzione austriaca e vogliamo segnalare che il livello era molto alto in tutti, con alcune etichette che ci hanno particolarmente convinto.

E’ il caso di Erwin Tinhof e del suo pinot bianco 100% 2001 dolce e liquoroso, un vino attrattivo con un finale lungo e piacevole da provare con i formaggi erborinati e come suggeriva  Erwin con lo strudel di mele.

Il vitigno austriaco autoctono Gruner veltiner proposto da  Reider nella versione Crù si è dimostrato interessante.

Ma voglio sottolineare il buon livello di tutti  i presenti che mi sono proposto di seguire nel loro avvicinamento al mercato  italiano.

Tra le aziende italiane presenti , sottolineo di alto livello produttivo sono rimasto incantato dai meravigliosi rossi prodotti da Lionel  Cousin dell’Azienda biodinamica Cupano di Montalcino, encomiabile il suo Brunello 2002 , ottenuto in una delle annate più piovose della storia enologica italiana, tagliando la produzione al minimo, prodotte circa 3800 bt invece delle solite 14.000, andando nel vigneto con le forbici ad eliminare tutti gli acini marciti dai grappoli da portare in cantina.Incantevoli le altre annate propsote

E che dire dei rossi friulani di Vigna Petrussa l’azienda friulana di Prepotto che con il suo cabernet franc  ci ha favorevolmente colpiti assieme al tipico Schioppettino, altra Friulana Le Tenute Tomasella con un altro rosso Le Bastie 2004 ottenuto con uve merlot del vigneto le Monde . Di Tomasella voglio ricordare anche lo spumante brut Rigole con pinot bianco e chardonnay e il friulano DOC dal gusto facile ma concreto, equilibrato sapido e piacevole. Ricordatevi poi il loro CHINOMORO, un merlot aromatizzato alla china calissaia e altre erbe segrete che si rivela un vino da cioccolato ma anche un ricostituente, se siete un po’ giù.

In Veneto abbiamo incontrato l’amico enologo Ivan Panizza di Progetti Divini che ci ha fatto assaggiare degli splendidi Prosecchi di Conegliano DOCG, con delle innovative sigle Progetto1, Progetto2 e così via, li consigliamo agli amanti di Valdobbiadene.

Nel Lazio abbiamo trovato l’azienda Ronci di Nepi che con il suo Veste porpora si farà sicuramente strada.

In Piemonte l’azienda Montalbera porta sempre avanti il suo interessante Ruchè,alla ricerca di nuovi fans.

L’azienda che ricorderò più di tutte è Racemi da Manduria , in Puglia che ha portato tra le sue etichette due cose da citare:   il Sum un vino rosso prodotto nel brindisino, nell’area della riserva naturale di Torre Guaceto, ed ha  utilizzato un  vecchio vitigno autoctono quasi estinto, in quanto usato in passato per la produzione di filtrati dolci,il SUSUMANIELLO, ed il Dedalo fatto con uve di OTTAV IANELLO.

Molti di voi sapranno quanto io rimanga sempre affascinato dalle storie che riguardano le uve autoctone, e da Gregory Perrucci ci siamo fatti raccontare come si è arrivati a riscoprire il SUSUMANIELLO ed il  suo cugino l’OTTAVIANELLO. Approfondiremo molto l’argomento in un ‘articolo dedicato.

In conclusione dobbiamo ringraziare Helmuth Köcher (ideatore e presidente del MIWF) e Ian D’Agata per le tre splendide giornate di degustazione che hanno regalato agli appassionati e agli operatori di Roma.

Salute

Roberto Coggiatti



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