Parliamo di vini alternativi

Voglio proseguire nel portare a conoscenza di tutti coloro che hanno la bonta di leggermi e di ascoltarmi su Radio Capital,vini meno affermati.

Vorrei parlarvi di un vino che mi ha fatto conoscere un giovane produttore  lombardo, che ha deciso di produrre i propri vini in un angolo paradisiaco delle colline piacentine. Parliamo di Luca Pirovano dell’Azienda Agricola Biologica Villa Tavernago e del suo vino:

Podere Visconti

Ortrugo frizzante doc colli piacentini

UVA

100% Ortrugo, varietà autoctona dei colli piacentini proveniente da vigneti di proprietà coltivati biologicamente.

VIGNETO
Esposto a Sud-Ovest ad una altitudine di 250 – 300 mt in forte pendenza, allevato a Guyot.

VINIFICAZIONE
L’uva matura viene raccolta a mano in cassette e vinificata in bianco. Il mosto viene fatto fermentare in grandi serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata, fra 16° e 18° C.,per preservarne i profumi. Il vino viene in seguito fatto rifermentare in appositi recipienti di acciaio inox per la presa di spuma ed imbottigliato isobaricamente a freddo.

VINO
Il colore è paglierino scarico con riflessi verdognoli. In bocca è vivace, frizzante, leggermente acidulo, con una sottile vena amabile che ne bilancia il gusto.

ABBINAMENTI
Antipasti magri, minestre di verdura, fritture di pesce, piatti a base di uova, formaggi freschi di latte vaccino e ovino.

gradazione alcolica: 12%
temperatura di servizio: 8°/10°

Scheda Ampelografica

Sinonimi: Barbesino bianco, Altrugo de Rovescala, Trebbiano di Tortona, Vernesina, Vernasino bianco.

Cenni storici: vitigno poco diffuso, limitatamente nella zona del Piacentino; fu menzionato per la prima volta dal Toni nel 1927 anche se viene riportato in un bollettino ampelografico del 1881 con il nome di Artrugo o Altrugo.
Caratteristiche ampelografiche: foglia grande, trilobata – grappolo grande, cilindro-conico, serrato, talvolta con un’ala – acino medio, sferico con buccia pruinosa, coriacea e di colore giallo verdastro.
E’ particolarmente sensibile al marciume, a causa della compattezza del grappolo.

Maturazione: media-tardiva.L’Ortrugo è oggi il vino bianco piacentino più diffuso e fa da perfetto compagno di scaffale al ben più noto Gutturnio. Il vitigno è sempre stato presente nel territorio piacentino ma veniva utilizzato come uva da taglio. Con l’affermarsi della Malvasia di Candia aromatica  i vigneti di Ortrugo sono stati in larga parte estirpati e comunque per anni non è stato riconosciuto il valore di questo vitigno che non veniva vinificato in purezza.

E’ solo all’inizio degli anni Settanta e grazie all’interessamento di alcuni viticoltori piacentini che viene riscoperto l’Ortrugo come vitigno degno di dare vita a un vino tutto suo. Il vino si presenta di colore paglierino chiaro tendente al verdognolo e ha un sapore secco o abboccato con un retrogusto amarognolo. Viene in genere , e tradizionalmente, prodotto nelle tipologie frizzante o spumante, ma ultimamente per andare incontro ai gusti di un pubblico più vasto abbiamo potuto assaggiare esempi di ortrugo in versione ferma.

Il vitigno è decisamente vigoroso e si presta meglio alla coltura in terreni poveri collinari dove riduce sensibilmente la produttività a favore della qualità del grappolo.

Oggi lo si vende ancora molto sia nelle altre province dell’Emilia-Romagna, sia in Lombardia. Inoltre nelle zone in cui viene tradizionalmente cucinato il pesce lo si vende bene in versione ferma.

Appena imbottigliato e fino all’estate l’Ortrugo ha bei profumi e una sua freschezza molto piacevole, ma ci sembra che dopo l’estate perda queste caratteristiche. L’ortrugo cala dopo l’estate se viene imbottigliato tutto subito, se invece lo si imbottiglia a poco a poco nel corso dell’anno mantiene le proprie caratteristiche. Conservandolo  in serbatoi termocontrollati e imbottigliandolo nel corso di tutto l’anno.

Proviamo a descriverlo  a una persona che non l’ha mai assaggiato:

Non lo descriverei con le parole di un sommelier, prendi un pezzo di grana, un crostino di pane e bevi un bicchiere di ortrugo… E’ un grandissimo piacere con quel suo salatino che ha sotto che lo rende del tutto particolare, l’ortrugo è un vino per il piacere di tutti i giorni: fresco ed estremamente piacevole, fresco, immediato, estivo.

Salute

Sharing is caring!