Oggi parliamo di..
Lo scopo di questa rubrica è di far conoscere delle aziende nuove, emergenti, con una loro storia da raccontare e con la ferrea volonta di non essere una delle tante ma di diventare per il tipo di scelta e di produzione un punto di riferimento.
Chiudete gli occhi e pensate di trovarvi sulle delicate colline della teverina a nord del lago di Bolsena, l’azienda agricola TREBOTTI è nata nel 2003 con l’acquisto di alcuni terreni collinari che, dominando la Valle Teverina e l’Oasi d’Alviano, tra Lazio ed Umbria, segnano il confine tra i comuni medievali di Castiglione in Teverina e Civitella D’agliano, rinomati da secoli per la coltivazione della vite e dell’olivo.
Fulcri principali della strada del Vino e dei prodotti tipici della Teverina, si trovano nelle immediate vicinanze di Civita di Bagnoregio, la città che muore e di Orvieto, a due passi dal lago di Bolsena.
Il microclima, l’esposizione e le caratteristiche dei terreni, offrono un perfetto laboratorio naturale ove sperimentare e creare Vino di qualità, seguendo i dettami dell’agricoltura biologica.
Proprio pensando alla salvaguardia del pianeta, i tre Botti ovvero Ludovico Maria, Bernardo e Clarissa hanno iniziato a muovere i primi passi nel mondo enologico, e oggi a distanza di sette anni possono vantare già dei significativi riconoscimenti. In primis per il Castiglionero rosso prodotto con le uve di Violone, ovvero il clone lazale del montepulciano d’Abruzzo, che su queste colline trova un terroir perfetto, che dona al Castiglionero quella personalità che porta chi lo beve per la prima volta a richiederlo, anche l’annata del 2009 è stata insignita della gran menzione al concorso la selezione del sindaco. verament interessante l’Incanthus, il loro bianco da questo anno rientrante nella DOC Orvieto, che sorprende per la sua versatilità. Chi scrive deve ammettere di aver sottovalutato a suo tempo il Tusco Lazio IGT Rosso, il vino più semplice, ma anche il più immediato e percepito dal pubblico, e soprattutto un vino non filtrato che ricorda i buoni prodotti di una volta, proposti da chi vinificava per essere graditi e ribevuti con gioia. Non trascuriamo il fattore prezzo, Tusco si trova sullo scaffale attorno ai 6 euro, e li vale veramente tutti. Per chiudere sulle loro produzioni da ricordare, se si ha la fortuna di trovarlo visto che ne producono circa 2000 bottiglie il loro Aleatico Passito il Bludom, nato dalla passione di Ludovico Maria, da cui il nome, un vino interessantissimo per struttura e bevibilità, con frutta , confettura e spezie piacevolissime che lo rendono ideale accompagnamemto per la tipica biscotteria secca laziale.
Lo scorso primo di maggio sono stati protagonisti di una giornata di sostenibilità ambientale in collaborazione con l’Università della Tuscia, con tavola rotonda sulla green economy, il premio di fotografia ecoscatto.
I tre Botti hanno un simpatico B&B che vi permetterà di conoscerli meglio, e di elegerlo tappa per delle interessanti gite nel territorio della teverina. www.trebotti.it