A proposito di Trip Advisor
Mi è capitato con il mio lavoro di sentire lamentele su questa piattaforma, anche se poi quando i dati sono positivi tutti si affrettano ad appendere in giro il diploma arrivato…
Personalmente penso che solo chi ha competenze possa giudicare un lavoro così complesso come quello della ristorazione, citando il mitico Chef Cannavacciuolo “ la ristorazione è una cosa seria”.
Eppure a fronte dei molti giudizi dati con la testa molti sono evidentemente dettati da altro.
Condivido moltissimo di quanto scritto da Luca Carlucci sul mensile dei consumatori della Coop n 238 del mese corrente , che ho avuto modo di leggere , e che mi sembra giusto far rimbalzare….
di Luca Carlucci
Vizio di piattaforma
Il sito preferito da vacanzieri e viaggiatori, ma il più temuto
da albergatori e ristoratori, Tripadvisor [www.tripadvisor.
it] è la più famosa tra le piattaforme di recensioni di
hotel e ristoranti generate da utenti comuni, con relativi
punteggi espressi in una scala da 1 a 5 pallini che vanno
a formare delle classifiche in grado di determinare la
fortuna o la rovina di un dato ristorante o albergo. Ecco
allora il fenomeno macroscopico delle false recensioni:
esistono società che a prezzi nemmeno esosi vendono a
ristoranti e hotel veri e propri pacchetti di recensioni positive,
spesso riconoscibili per essere tanto genericamente
ed esageratamente encomiastiche quanto scritte male. Ma
ci sono anche stroncature cattivissime e diffamatorie inserite
sul sito sotto falsa identità da esercenti truffaldini per
danneggiare la concorrenza. Il commercio delle recensioni
assume anche forme più morbide, forse non illecite ma
certo discutibili: per esempio, gli esercizi che implorano i
propri clienti di lasciare una recensione positiva, magari
in cambio di un piccolo sconto o di un certo benefit. E alle
cronache non mancano esempi dell’opposto, esercenti che
lamentano di essere stati “taglieggiati” da clienti che minacciavano
stroncature per ottenere sconti e benefici. A
tutto ciò si aggiungono i difetti di tipo strutturale, a partire
dagli algoritmi che generano le classifiche, talmente astrusi
da mescolare gelaterie con pizzerie, bar con ristoranti,
e da creare scale di valore dove magari quello con cinque
recensioni tutte positive, però di dubbia onestà, si piazza
sopra quello con 10mila oneste recensioni positive, ma
con una media voto leggermente più bassa. Risultato: per
esempio, al momento in cui scrivo, il posto in cui secondo
Tripadvisor si mangia meglio tra le centinaia di ristoranti
di Firenze – meglio anche della carissima e blasonata Enoteca
Pinchiorri (universalmente riconosciuta come uno
dei migliori ristoranti d’Europa) – è uno snack bar tristarello
del centro che fa perlopiù panini. Morale della favola?
Tripadvisor è un servizio utile, a patto di usarlo tenendo a
mente quanto detto sin qui. Non vi affidate alle sue classifiche,
quasi sempre strampalate e insensate, e soprattutto
navigate fra le recensioni, e leggetene tante, imparando così
a discernere il probabilmente vero dal probabilmente falso.
E se v’improvvisate recensori siate equilibrati e onesti. ❚
Come diceva a suo tempo il buon Arbore:
“ meditate gente meditate”…
Salute a tutti