I vini dell’estate

Ci stiamo avvicinando al Ferragosto, e mentalmente stiamo tutti un po’ in pausa.
I più fortunati già in ferie in splendide località marine o montane , gli altri a casa approfittando del tempo libero per riposarsi.
Tutti però sono già alle prese con la fatidica domanda “ quale vino berremo a Ferragosto? “
Molti mi chiedono quale sia il migliore abbinamento tra il vino ed il cibo con le alte temperature.
Per quanto riguarda le alte temperature le proveranno gli amici che il 15 di agosto si troveranno al centro sud Italia in località marine. Diverso il discorso per coloro che invece si troveranno nelle località montane italiane, dove specialmente la sera godranno di fresche temperature..
La temperatura climatica influenza sempre la cucina, e quindi ai 20 gradi di una località montana potremo concederci piatti più sostanziosi ed abbinabili a vini rossi importanti, o a bianchi di notevole struttura.
A 35 / 40 gradi al mare è più facile che ci si rivolga a piatti freschi a base di pesce, formaggi freschi , paste leggere che in linea generale sono perfetti con bollicine, bianchi leggeri freschi o i fantastici vini rosati che in quasi tutte le realtà produttive italiane stanno sempre più prendendo piede.

E’ proprio sui vini rosati che vorrei puntare la vostra attenzione.
Io sono un fan di questa tipologia, proprio perché piacevoli, diretti, abbinabili un po’ a tutto.
Molto spesso su questa categoria si è fatto troppo confusione, o è stata data poca informazione, ritenendolo un segmento commerciale marginale e quindi su cui poco puntare.
La realtà per i non addetti e che il vino rosato fosse il risultato della miscelazione degli scarti del rosso e del bianco . Nulla di più sbagliato e non consentito dalle leggi italiane.
I vini rosati sono il risultato di una vinificazione differente.
Possiamo identificare due metodologie con la materia prima di partenza che è un uva a bacca rossa.
Nella prima l’uva si ammosta e dal mosto si eliminano le bucce ( responsabili della colorazione del vino) in tempi più o meno rapidi a seconda dell’intensità del colore che si vuole dare al vino, facendo poi proseguire un vinificazione “in bianco”. Oppure si utilizza la tecnica del salasso ovvero si prende una parte di mosto per la produzione di vino rosso, nel momento in cui il colore e la consistenza enologica che ci interessa è stato raggiunto e si procede ad una vinificazione in bianco che ci porterà ad ottenere un vino dal colore rosato.
Questi vini sono quindi il risultato di un attenta conoscenza di specifiche tecniche enologiche, e portano alla creazione di vini di eccellente corpo, con grandi profumi e la scarsa presenza dei tannini e di altre catechine che li rendono quindi più digeribili ed adatti a moltissimi abbinamenti. Io personalmente reputo che con i primi piatti di pasta della cucina italiana siano il miglior connubio possibile. Anche perché si sposano bene sia con sughi a base di carne che a base di pesce.
Essendo vini con pochi polifenoli, e con la loro tendenza a perdere rapidamente l’acidità sono vini da bere entro i due anni dalla vendemmia. Con il tempo infatti, i vini rosati tendono a perdere le caratteristiche più interessanti di freschezza aromatica e gustativa , oltre ai sentori di fritta e di fiori.
Sono proprio queste caratteristiche che secondo me li rendono perfetti per il consumo estivo, e non è un caso che i nostri cugini francesi ne vadano matti nella bella stagione. Un sandwich a base di verdure e mozzarella con un bicchiere di rosè ha sempre il suo perché.
Un piatto di spaghetti allo scoglio con un rosè è il raggiungimento di quell’equilibrio tra cibo e vino che tutti i sommellier sognano.
Per me che sono ormai nel trip delle bollicine, è impossibile non ricordare le varie tipologia di spumanti rosati. Qui abbiamo la piacevolezza del corpo di un vino rosato abbinato alla freschezza e all’armonia dell’ anidride carbonica che al palato aggiunge ulteriore freschezza e piacevolezza.
Quindi a seconda della latitudine di dove vi troverete il 15 di agosto prossimo , ricordatevi di chiedere i vini in rosa. Siete al nord ?
In Piemonte chiedete grignolino, in Lombardia cercate i rosati fermi efrizznti dell’Oltrepò o un rosè di Franciacorta. In Trentino provate il Trento DOC rosè. In Veneto non dimenticate il Chiaretto di Bardolino.
In Toscana i tanti sangiovese vinificati in rosa. In Abruzzo assolutamente da non perdere il Cerasuolo ottenuto dal Montepulciano DOC. Anche nel Lazio sono presenti svariate etichette di Montepulciano e Sangiovese vinificati in rosa.
In Puglia il negramaro rosato è un altra delle gioie della vita, come il Cirò rosato in Calabria che ben si sposa a certi sapori della cucina calabrese.
Non dimenticate in Sicilia il cerasuolo di Vittoria .
Si può veramente fare il giro d ‘Italia bevendo sempre rosa.

Il blog va anche lui in ferie per tutto agosto.

Quindi salute e buone ferie a tutti voi

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