Buon 2025
Il 2024 ha segnato un grande incremento nella diffusione di vini del Lazio. Finalmente il duro lavoro svolto dal 2009 a favore dei piccoli produttori ha dato i risultati che attendevamo. Ripeto da anni che non è possibile che in tutta Italia il consumo del vino del territorio arriva all’85 – 95% del mercato regionale. A Palermo sono solo vini siciliani, a Verona sono solo vini veneti, a Torino sono solo vini piemontesi, a Bolzano sono solo altoatesini e cosi via. Perché a Roma trovavamo vini di tutte le parti e non quelli laziali?
Dai primi anni 2000 la qualità delle produzioni è sempre aumentata e ne danno contezza la grande quantità di premi vinti alle competizioni enologiche e gli alti punteggi ottenuti sulle varie guide. Consideriamo poi anche il favorevole rapporto tra qualità e prezzo, eppure fino a quattro cinque anni fa ….
La risposta è che solo da quattro cinque anni a questa parte si parla di questi vini. Finalmente la stampa, le guide, gli operatori si sono resi conto che solo nel Lazio puoi acquistare un vino con oltre 90 punti in guida sotto i 10 euro!!!!
Iscritti alle Camere di commercio abbiamo anche tanti nuovi produttori , giovani e talentuosi che stanno contribuendo a stimolare anche gli altri verso una produzione di sempre maggiore qualità.
Mi aspetto che soprattutto i produttori si impegnino oltre che nella qualità anche nella crescita commerciale migliorando il marketing e la comunicazione, due aspetti troppo spesso sottovalutati e dimenticati. Non basta essere vicini al mercato più grande d’Italia per vendere, occorre attuare strategie a medio e lungo termine , le tattiche da accatto quotidiano devono essere man mano sostituite. Confido nelle nuove leve e nella voglia di riscatto . Al prossimo “lo meo mejo de lo teo” non risponderò delle mie azioni.
Voglio ricordare che questo è l’anno del Giubileo, con tantissime persone che verranno a Roma e avranno la possibilità di provare i grandi vini del Lazio, un motivo in più per impegnarsi a proporre sempre grandi vini.
Buon 2025